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Anche a CATANIA sono arrivati "I MESTIERI DELLA POLITICA"

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Hanno riscosso un grande successo le tre giornate di studio de “I mestieri della politica – Storie, attori e tecniche per la gestione del consenso” organizzate dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania e dal Laboratorio sulle campagne elettorali coordinate da Rossana ...

267718 455904384504461 1277498843 n 300x225Hanno riscosso un grande successo le tre giornate di studio de “I mestieri della politica – Storie, attori e tecniche per la gestione del consenso” organizzate dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania e dal Laboratorio sulle campagne elettorali coordinate da Rossana Sampugnaro, docente di sociologia dei fenomeni politici dell’Ateneo di Catania.

I numeri del convegno sono stati promettenti: più di 160 gli accrediti all’evento tra studenti, professionisti di comunicazione politica e studiosi di fenomeni politici, più di 18 i relatori coinvolti, decine gli interventi del pubblico che hanno fornito suggestivi stimoli agli addetti ai lavori.

La tripartizione del convegno è stata estremamente funzionale al percorso di apprendimento e di studio dei partecipanti. La prima parte degli studi è stata dedicata alle “lezioni zero” di consulenza politica. Il primo intervento è stato quello di Riccardo Rudelli, consulente politico milanese che ha parlato dell’analisi del collegio elettorale mostrando alcuni esempi tratti dalla sua esperienza lavorativa. Luigi Pulvirenti, giornalista e pubblicitario, ha analizzato la figura del portavoce prendendo spunto dalle sue precedenti collaborazioni al Ministero dell’Ambiente. Poi è stata la volta di Francesco Pira, docente dell’Università di Messina, che ha analizzato la comunicazione politica sui social network, analizzando limiti e potenzialità dei nuovi media. Di comunicazione in Europa si è occupato Matteo Albania, consulente politico. Salvo Mica, formatore di E-ludo, ha spiegato le dinamiche dei persuasive games e come questi possono essere utilizzati in campagna elettorale.

Poi si è entrati nel merito della professionalizzazione della comunicazione politica in Italia e in Europa. Dopo il primo intervento di Gianpietro Mazzoleni, docente di comunicazione politica e Presidente della rivista ComPol, sullo stato della comunicazione politica in Italia, Davide Bennato, docente di sociologia dei media digitali all’Università di Catania, ha parlato del rapporto tra la comunicazione politica e i Big Data con particolare riferimento alle ultime elezioni presidenziali statunitensi. Rosa Tinnirello di GreenPolitica, ha raccontato l’esperienza di #EleSicilia35, un laboratorio di comunicazione politica digitale su Twitter gestito da under 35 in occasione delle scorse elezioni regionali in Sicilia.

Successivamente sono state presentate alcune ricerche finalizzate a testimoniare il grado di professionalizzazione in Italia e in alcune regioni. Francesca Montemagno e Francesco Panci assistente parlamentare alla Regione Siciliana, hanno presentato uno studio comparato sulla domanda di consulenza politica in Sicilia e Toscana.

Poi è stata la volta di Mario Grasso, consulente politico, che ha presentato i risultati della ricerca sul panorama dell’offerta di consulenza politica in Italia. Gli ultimi dati testimoniano, rispetto alla precedente ricerca sullo stato della consulenza politica italiana, un aumento della partecipazione femminile, un incremento dell’incidenza del fatturato sul totale dei servizi offerti dai professionisti della comunicazione politica e una maggiore presenza di consulenti anche nel sud d’Italia.

Rossana Sampugnaro entusiasta ha così commentato: “Siamo soddisfatti del risultato. Ci sono stati molti stimoli utili per nuove ricerche sulla professionalizzazione della comunicazione politica. La discussione di questi giorni è un contributo interessante per la formazione di nuovi spunti di analisi”.

Sicuramente la discussione e gli spunti emersi in questi giorni rappresentano un contributo interessante per la formulazione di nuove ipotesi di ricerca. Tuttavia penso che sia in corso, a mio avviso, un processo che prendendo le mosse dalla fase di secolarizzazione ideologica dei partiti di massa( cioè perdita dello spessore ideologico), ha causato la metamorfosi sia dell’organizzazione interna ai partiti – da struttura verticistica a rete- sia delle pratiche e delle tecniche relative all’ambito della consulenza politica finalizzata alla gestione del consenso. È chiaro che vi sono fattori sia storici (la crisi sistemica in atto) che culturali (il lento processo di adattamento) che limitano il processo di “esternalizzazione delle competenze manageriali e di consulenza” a figure esterne al partito. Credo che in pochi anni assisteremo a questa inversione di tendenza in proporzioni maggiori, anche in Sicilia, posto che l’entourage politico acquisisca la consapevolezza che tali know how non rappresentano un gravame, bensì una risorsa complementare per la gestione del consenso politico. Del resto basta volgere lo sguardo oltre oceano per farsene una ragione.

Corrado Tardonato